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Il FORTE

DI EXILLES

Il Forte di Exilles venne edificato sulla strada di Briançon in corrispondenza dell'antico sito di "Excingomagus" ricordato dagli storici romani.

Nel corso del Medioevo  divenne un importante caposaldo dei Delfini di Vienne  che occupavano l'alta Valle della Dora Riparia.  

La sua storia è ricca di vicende belliche : espugnato dal duca di Savoia

Carlo EmanueleI,  fu definitivamente preso dagli Ugonotti del Lesdiguières nel 1595. Nel Seicento fu trasformato in una moderna

fortezza, che divenne la prigione del celebre e misterioso personaggio celato dalla Maschera di Ferro.

Il forte fu quindi assediato e preso dal duca Vittorio Amedeo II nell'agosto del 1708.

Passò definitivamente alla sovranità sabauda nel 1713, in virtù del Trattato di Utrecht.

Due anni dopo l'architetto militare Antonio Bertola fu incaricato  di rafforzare la posizione dell'antica opera difensiva. Il progetto iniziale, formulato assieme all'ingegnere Francesco De Willencourt, fu rivisto e migliorato da Ignazio Bertola, figlio adottivo di Antonio, divenuto ben presto il più importante architetto militare del Regno di Sardegna.

I lavori, iniziati nel 1728, si conclusero, nel 1733 e valsero al costruttore il titolo di conte d'Exilles. Il buon risultato dell'assedio del 1745 convinse i Piemontesi della validità del nuovo Forte, sollecitandone gli adeguamenti necessari per renderlo sempre più efficace. A partire dal 1750 la fortezza fu affidata alle cure dell'architetto militare Bernardino Pinto di Bari, successore del Bertola, che intervenne con radicali trasformazioni sulle persistenze della struttura originaria dell'antico castello, creando in una trentina d'anni, una nuova moderna fortezza.

Nel 1796, in seguito alla sconfitta del Piemonte ad opera della prima campagna napoleonica, il Trattato di Pace di Parigi decretò il totale smantellamento della costruzione.

Una compagnia del genio minatori piemontese impiegò ben due anni di lavori di mina per ridurre l'imponente baluardo del Bertola e del Pinto ad un cumulo di informi macerie.

Il Forte fu ricostruito nelle sue forme attuali fra il 1818 e il 1825, ad opera degli ingegneri Giovani Antonio Rana e Francesco Antonio Olivero.

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