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LA CHIESA DI

SAN PIETRO

La chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo di Exilles (TO), menzionata già nel 1029, è stata rimaneggiata più volte nel corso del tempo. 
La chiesa, a tre navate, presenta una facciata a capanna con la navata centrale definita da cantonali in tufo e leggermente avanzata rispetto alle laterali. La struttura è impreziosita da archetti a denti di sega e da un portale lapideo ad arco a sesto acuto fortemente strombato, risalente alla fine del Quattrocento. La struttura del portale è inoltre definita da una cornice quadrangolare con coronamento ad archetti polilobati e sulla chiave di volta è presente il monogramma mariano. La torre campanaria, se pur rimaneggiata, costituisce la testimonianza più integra dell'originario impianto romanico. 
L'interno, a tre navate, è composto da un' abside poligonale;

la navata centrale è coperta da volte a crociera costolonate, ripartite da archi ogivali. Le navate laterali sono frutto dei rimaneggiamenti intervenuti nel corso dei secoli. 
L'imponente altare maggiore risale al 1682 e si presenta secondo lo schema del retable tripartito con colonne tortili che incorniciano il grande tabernacolo centrale. I tre altari laterali rappresentano anch'essi un esito notevole della scultura barocca uscita dagli atelier dei grandi carpentieri dell'alta Valle di Susa attivi tra la seconda metà del Seicento e il primo Settecento. La navata laterale ospita l'altare di S. Sebastiano, il cui tabernacolo, secondo la tradizione, ospitava l'ostensorio che, trafugato, diede vita a Torino al miracolo del Corpus Domini. Risalgono agli inizi del Settecento gli altari di S. Sebastiano, del Rosario e di Santa Croce, il cui retable è assegnato alla cerchia di Chaffrey Faure di Thures. Il pulpito risale invece al 1728 ed è opera di Jean Faure, sempre di Thures

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